Come e cosa mangiare in Estate. Consiglio n.1 e n.2
L’estate è da sempre sinonimo di vacanze e di maggior tempo libero. Le abitudini alimentari cambiano rispetto al resto dell’anno, aumenta la frequenza dei pasti fuori casa e delle occasioni mondane e si presta inevitabilmente meno attenzione alla propria alimentazione. Ma come possiamo conciliare tutto questo con la dieta? E’ possibile non buttare via i progressi fatti, dopo mesi di sacrifici? La risposta è semplice: bastano pochi semplici accorgimenti per mantenere una linea perfetta anche durante l’estate. Ecco quindi qualche consiglio pratico per togliersi qualche sfizio, senza esagerare.
Consiglio n.1 – Fare sempre colazione
La prima colazione è il pasto più importante! Fornisce l’energia necessaria per iniziare al meglio la giornata dopo la notte (il periodo di digiuno più lungo che ci troviamo ad affrontare nel corso delle 24 ore). Vanno naturalmente consumati anche gli altri pasti, cercando di mantenerne sia il numero che gli orari, ma alla colazione spetta sicuramente un occhio di riguardo. Scegliendo tra uno yogurt e un frutto, latte e cereali, fette biscottate e marmellata siamo sicuri di non sbagliare. Possiamo poi fare delle piccole variazioni sul tema, per variare e rendere più gustosa la nostra colazione: possiamo consumare dello yogurt greco (magari con 3 mandorle, garantendoci così anche l’apporto di “grassi buoni” naturalmente presenti nella frutta secca), possiamo optare per il muesli al posto dei soliti fiocchi di mais oppure possiamo utilizzare fette biscottate integrali anziché le classiche. Tutto questo ci permetterà di non incorrere nel senso di fame anticipato e di non assumere una maggiore quantità di Kcal nelle ore e nei pasti successivi. {loadposition adsense}
Consiglio n.2 – Non esagerare con la frutta
Consumare frutta di stagione è una sana abitudine, che va mantenuta, ma non dimentichiamo che la frutta contiene zucchero (nello specifico il fruttosio) e consumarne troppa (o addirittura consumarla come pasto sostitutivo) non è nutrizionalmente corretto, poiché non consumiamo nello stesso pasto anche le proteine e i grassi. Inoltre, quando consumiamo del fruttosio in eccesso, questo sfugge ai suoi trasportatori nel lume intestinale e non viene assorbito, proseguendo così verso il colon, dove viene fermentato dalla flora batterica, con conseguente formazione di gas ed acidi organici responsabili di gonfiore. Non solo, ma consumare un eccesso di frutta, comporta un rialzo improvviso della glicemia, che altrettanto velocemente tenderà a scendere, generando un senso di fame anticipato, che non avremmo avuto se avessimo consumato un pasto bilanciato. Manteniamo quindi le tre porzioni consigliate dalle Linee Guida e ripartiamole tra la colazione e gli spuntini di mattina e pomeriggio. Accantoniamo invece la frutta dopo i pasti principali, poiché in alcuni casi si associa a digestione rallentata e a bruciori di stomaco.
Mariaisabella Ghignotti e Silvia Cremonti

Laureata in Scienze Biologiche presso l’Università degli Studi di Genova, opera come Biologa Nutrizionista presso il suo Studio di Genova Nervi, in via G.Pescetto 5R e presso lo studio medico Giacometti a Genova San Fruttuoso, via Giacometti 38R